L’invecchiamento è un processo naturale che si manifesta in tutte le persone, ma non per tutti segue lo stesso ritmo. Uomini e donne invecchiano in modo diverso. Lungi dall’essere il sesso più debole, le donne sembrano essere più resistenti degli uomini in ogni età avendo un vantaggio biologico rispetto agli uomini di 5 – 8 anni, ma non per questo si deve sottovalutare la prevenzione mirata al rallentamento del processo.
Esistono molte armi in grado di frenare le lancette dell’orologio biologico e in alcuni casi, persino di farle tornare indietro. Tra queste troviamo sicuramente un buon riposo notturno: chi dorme poco ha un sistema di difesa immunitario meno efficiente, presenta un aumento di radicali liberi tendendo all’invecchiamento precoce. Altrettanto importante è il moto: l’attività fisica rafforza il sistema immunitario, mantiene attivi organi, apparati e, se è adeguata, contrasta l’azione dei radicali liberi, molecole che contribuiscono a molte malattie.
Proprio per questo motivo è fondamentale scegliere bene, ma soprattutto bilanciare correttamente il tipo di movimento. Qual è l’attività fisica più efficace?
Qualunque tecnico del settore sa bene che l’attività fisica varia in relazione alla durata, intensità, frequenza ed al numero di gruppi muscolari interessati, determinando adattamenti allo stress fisico differenti sugli apparati e strutture coinvolte. In linea generale se volessimo classificare l’attività in base ai Metabolismi Energetici utilizzati in maniera prevalente, potremo dire che questa si distingue in attività Aerobiche (che utilizzano l’ossigeno per la produzione di energia necessaria al movimento), oppure Anaerobiche (che non utilizzano l’ossigeno per produrre tale energia).
Nel primo caso si tratta di attività cicliche come corsa, ciclismo, aerobica di gruppo e altre attività simili che prediligono la durata (volume) rispetto all’intensità. Essendo questi, parametri inversamente proporzionali, è chiaro che all’aumentare del volume diminuisce l’intensità, ma aumenta anche il tempo necessario per lo svolgimento di tali attività. Più tempo ci alleniamo, più radicali liberi produciamo aumentando il rischio di infiammazione e di invecchiamento precoce. Chi fa un utilizzo eccessivo dell’ attività aerobica inoltre va incontro alla perdita di massa muscolare con conseguente calo di prestazioni fisiche.
A questo punto sorge spontaneamente la domanda: ma allora quale attività fisica è necessaria per rimanere giovani a lungo?
I benefici dell’attività aerobica ai fini salutari sono di indubbio valore, ma la soluzione per rallentare l’invecchiamento si trova nell’abbinamento tra il lavoro cardiovascolare e l’esercizio muscolare contro resistenza, ovvero quello con l’ausilio di carichi esterni o sfruttando il carico del proprio peso corporeo.
Attenzione però che una semplice azione muscolare, che prende di base l’allenamento tradizionale, non è sufficiente. Per lavorare contro resistenza bisogna innanzitutto essere in grado di condizionare la Forza, qualità fisica generale che oltre a quella muscolare, richiede diverse componenti le quali assieme permettono di contrastare le resistenze interne ed esterne e generare il movimento stesso. Ne è un esempio la coordinazione intermuscolare, capacità che è possibile condizionare solo se ci si allena in maniera funzionale sfruttando l’azione sinergica delle catene muscolari e muovendosi coordinati nei tre piani di movimento.
Neppure le più tecnologiche macchine disponibili nelle palestre sono adeguate a soddisfare questo requisito. Bisogna imparare a conoscere e a utilizzare il proprio corpo per come la natura lo ha programmato, muovendosi e sfruttando traiettorie complesse in sinergia con tutti gli organi e sistemi che lo compongono.
Un Allenamento Funzionale finalizzato alla prevenzione dell’invecchiamento, che sia in grado di produrre ormoni Antiage, deve prevedere delle sessioni all’aperto con esposizione cutanea ai raggi solari.
Il Sole infatti aiuta a fare il pieno della vitamina D, sostanza preziosa per le ossa in grado di ottimizzare la massa muscolare.
Mesociclo di Allenamento Funzionale da poter svolgere all’aperto in giardino o al parco.
L’allenamento è diviso in due protocolli, Schede A e Scheda B, e può seguire la seguente frequenza settimanale:
1° settimana: A – B
2° settimana: A – B – A
3° settimana: B – A – B
4° settimana: A – B – A
5° settimana: B – A
Per l’allenamento è necessario munirsi di un tappetino, una Kettlebell e un Flying (Suspension Training).
Workout di Allenamento Funzionale Antiage
A tavola dopo l’allenamento ricordiamoci di fare il pieno di antiossidanti.
Oligoelementi come il Selenio (presente maggiormente nella maggior parte dei cereali, nelle noci brasiliane e nei frutti di mare), offrono una protezione contro le molecole che danneggiano le cellule e i tessuti, ed agiscono come antiossidanti, proteggendo e stimolando le difese dell’organismo.
In pratica sono un toccasano per combattere tutti gli elementi nocivi in circolo ostacolando l’infiammazione dei tessuti e l’invecchiamento.
Stop al tempo e Buon ringiovanimento!