La Prevenzione degli infortuni nel Calcio con l’Allenamento Funzionale Metodo WTA

Video Intervista a due professionisti del settore

Dopo i miei ultimi articoli riguardo la problematica degli infortuni nel calcio, a seguito degli ultimi eventi che hanno interessato diversi calciatori professionisti di Serie A, ho ricevuto molte richieste di approfondimento della tematica, da parte di sportivi ed appassionati che ci seguono sui social e sul Magazine, allora ho deciso di organizzare e condividere con tutti una bella chiacchierata assieme a due esperti del settore, il Dr. Lorenzo Patriarca (Fisioterapista ed Osteopata operativo ad Udine), e il Dr. Marco Giovannelli (Preparatore Atletico Professionista FIGC, attualmente responsabile della prima squadra dell’Alma Juventus Fano, militante nel gruppo B della Serie C italiana).

Gli infortuni nel calcio da trauma indiretto e da stress/sovraccarico, a carico degli arti inferiori

Con i nostri due ospiti tratteremo le analisi di:
– dati statistici sui maggiori campionati europei nella stagione in corso
– dati derivanti da studi scientifici riguardo gli infortuni agli arti inferiori
– strategie combinate di prevenzione degli infortuni nel calcio, una sorta di brainstorming che mette assieme le competenze di Fisioterapia e Osteopatia del Dr. Patriarca, quelle di preparazione fisica specifica nel calcio del Dr. Giovannelli e del Metodo WTA Functional Training®.

Partiamo con un rapida ed essenziale Introduzione, che ci serve per presentare il delicato tema degli infortuni negli sport ed in particolare nel calcio

Certamente quando si parla di atleti agonisti professionisti che competono ai massimi livelli, a prescindere dallo sport in questione, avendo a che fare con persone che si spingono al massimo del proprio potenziale fisico, è da mettere in conto che possano accadere degli infortuni fisici. Questo accade in tutte le discipline sportive, ma certamente quelli che balzano maggiormente alla ribalta nel panorama sportivo italiano, sono gli infortuni nel mondo del calcio, specie quelli che interessano calciatori di prima fascia del panorama professionistico e che li allontana dal calcio giocato per diversi mesi.

Quando accadono infortuni da trauma diretto c’è ben poco da fare, ma quando invece siamo in presenza di infortuni da trauma indiretto e da stress/sovraccarico, gli addetti ai lavori nel cercare di dare una spiegazione all’alto numero di infortuni di questo genere, si dividono in diverse teorie.
Alcuni imputano questi infortuni all’elevato numero di partite ravvicinate durante la stagione calcistica, all’esigenza degli staff medici di rimettere in campo il calciatore spesso in maniera prematura, alle condizioni dei campi di allenamento e di gioco, spesso non al meglio e ad altri fattori esterni sui quali non ci può essere grande controllo e responsabilità dirette né del calciatore né dello staff tecnico.
Queste sono certamente tutte motivazioni valide, ma noi oggi vogliamo porre l’attenzione su un altro aspetto che riteniamo altrettanto valido, la prevenzione!

Lorenzo segue atleti professionisti di vari sport, calciatori inclusi, da diversi anni nell’ambito del recupero post-trauma e post-intervento chirurgico (tra l’altro è lui stesso atleta agonista di uno sport nel quale viene richiesta una grande performance fisica, il Triathlon).

Marco lavora sul campo con calciatori professionisti sia per l’incremento della performance fisico-atletica che per la prevenzione infortuni e per la riatletizzazione post-trauma.
Inoltre Marco è autore di diversi studi scientifici nel mondo del calcio e nel corso degli ultimi anni della sua carriera professionale ha raccolto una grande quantità di dati statistici riguardo gli infortuni nel calcio.

Per cui abbiamo tutti gli ingredienti ottimali per aprire una bella discussione sul tema e soprattutto cercare di dare delle spiegazioni e dei suggerimenti in base a dati scientifici e applicazioni sul campo reali.

Di seguito il video completo dell’intervista.

La prevenzione deve essere centrale nel mondo della Preparazione Fisica di qualsiasi sport!

Concludo con un concetto che ci tengo a ribadire perché è quello che caratterizza il Metodo WTA, e che ne da i risultati sul campo dal 2009 in tutti i contesti applicativi, dal mondo professionistico sportivo a quello dell’allenamento fisico delle persone comuni:
“il corpo umano è fatto per muoversi nello spazio che lo circonda, e per farlo nella maniera più congeniale alle sue possibilità evolutive, non deve avere restrizioni o squilibri neuro-motori. 
Blocchi articolari derivanti da scarsa mobilità dei fulcri motori primari (anche e cingolo scapolare) e disfunzioni motorie legate a scarse capacità propriocettive e coordinative, creano degli scompensi posturali e neuro-motori che, quando viene richiesta una prestazione fisico/atletica ad alta intensità, come nel caso dei calciatori professionisti, portano inevitabilmente all’utilizzo errato delle strutture muscolo-articolari. Questo si traduce in una serie di eventi che predispongono a sovraccarichi irregolari, i quali terminano con infiammazioni e lesioni muscolo-articolari.
Tutto questo può e deve essere prevenuto attraverso dei lavori di mobilità articolare globali e dinamici che, mentre vanno a migliorare i range motori delle articolazioni fulcro dei movimenti, ne stabilizzano le articolazioni più deboli (ad esempio le ginocchia) e educano l’atleta al movimento nello spazio che lo circonda, costruendogli propriocezione e coordinazione.
Il corpo si muove nei 3 piani di movimento ed è qui che deve essere allenato per poter essere in grado di muoversi in sicurezza esattamente dove poi dovrà agire in campo. Gli schemi motori nel calcio implicano una perfetta sinergia di movimenti nei 3 piani nello spazio, ed è questo che deve essere il focus dell’allenamento in fase di preparazione, sia per un discorso di prevenzione che di incremento della performance fisica ad alta intensità richiesta in uno sport situazionale a richieste miste come il calcio.

Ringrazio Lorenzo e Marco per il loro gentile e prezioso contributo, e spero che questo video possa essere da stimolo verso un cambiamento per il bene di tutto il movimento calcistico e sportivo italiano, perché il futuro dello sport è sempre degli atleti, e se siamo in grado di preservarli dagli infortuni mentre li prepariamo al massimo della loro performance fisico atletica, è l’intero mondo dello sport che ne beneficia.

Un saluto e buon Allenamento Funzionale Intelligente a tutti!

 

Bibliografia di riferimento citata

Dr. Lorenzo Patriarca
(https://www.facebook.com/Studio-di-fisioterapia-Patriarca-Lorenzo-167430576759565/)

The influence of age on the effectiveness of neuromuscular training to reduce anterior cruciate ligament injury in female athletes: a meta-analysis. Review article. Myer GD, et al. Am J Sports Med. 2013

Electrocortical dynamics differentiate athletes exhibiting low- and high- ACL injury risk biomechanics. Bonnette S, et al. Psychophysiology. 2020

Ottimizzare l’esercizio terapeutico attraverso i principi dell’apprendimento motorio. Boccia G. Il fisioterapista. Mag-Giu 2019

Influence of the trunk position on knee kinematics during the single-leg landing: implications for injury prevention. Saito A, et al. Sports Biomech. 2020


Dr. Marco Giovannelli
(https://www.facebook.com/marco.giovannelli1)

The injury prevention program WTA Primitive Functional Movement in professional football players

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