La Preparazione Atletica Funzionale per il Brazilian Jiu-jitsu ed il Grappling, la mia esperienza con una campionessa internazionale
La mia Formazione nelle Arti Marziali e nell'Allenamento Funzionale WTA
Sono il WTA Coach Davide Bertola, insegnante Tecnico di Arti Marziali, Sport da Combattimento e Tecnico in diversi settori del Metodo WTA.
Oggi voglio parlare della Preparazione Atletica Funzionale WTA, eseguita nello specifico per la disciplina del Brazilian Ju-jitsu che è uno degli Sport di Lotta a livello agonistico più in voga e conosciuto al momento in tutto il mondo.
Premetto che sono un Tecnico del settore Brazilian Jujitsu riconosciuto dal 2011 dalla FIGMMA, oggi cintura marrone del Team WAZA Fossano e Preparatore Atletico ufficiale per tutte le sedi del Team WAZA Liguria, Piemonte e Lombardia, nonché Istruttore WTA di Allenamento Funzionale Combat Sports.
Sono nato con le Arti Marziali e Sport da Combattimento nel 1996.
Nel 2013 quando l’Accademia di Formazione WTA, offrì a tutti noi Atleti e Tecnici un modo per poter essere più Funzionali e precisi nelle diverse preparazioni fisiche ed atletiche delle discipline marziali, non ho potuto resistere ed ho intrapreso questo percorso, che negli anni oltre ad aver regalato molte emozioni e soddisfazioni, mi ha aperto le porte a personaggi illustri, come Alessio Sakara per le MMA e la pluri Campionessa Mondiale, Europea e Nazionale di Lotta, Rita Tana.
La campionessa Rita Tana e il Metodo WTA Functional Training®
L’atleta e tecnico Rita Tana, è una persona molto umile, affabile e professionale, che ha dedicato la sua vita alle Arti Marziali e agli Sport da Combattimento.
Ha iniziato la pratica delle arti marziali nel 1989 col Ju-jitsu tradizionale, nel 2008 la pratica degli Sport da Combattimento col Grappling e nel 2009 col Brazilian Ju-jitsu.
Ora ha circa 40 anni, è un tecnico Cintura Nera 4°DAN di Ju-jitsu, Cintura Nera 1° Grado di Brazilian Ju-jitsu, Cintura Nera di Grappling ed Arbitro Nazionale A, oltre ad essere un’atleta agonista di alto livello nel Grappling e Brazilian Ju-jitsu, nonché atleta della Nazionale Italiana per 8 anni.
Ho conosciuto la grande atleta Rita nel 2011, quando ho iniziato a seguire il Maestro Ercole Igor di Savona per i settori Grappling e Brazilian Ju-jitsu. Diventato poi Team WAZA nel 2014, abbiamo iniziato ad allenarci insieme a Savona con una grande schiera di atleti.
Nel 2012 ho conosciuto la WTA e nel 2013 ho iniziato i primi Corsi di Allenamento Funzionale, tra cui il Combat Sports Functional Training che mi ha aperto gli occhi sulla vera preparazione atletica per le arti marziali e sport da combattimento.
Ovviamente mi ci è voluta un bel po di tempo per poter affinare la tecnica degli esercizi, ma soprattutto per poter essere efficace con le Programmazioni, che sembrano essere la parte più semplice, ma in realtà la pianificazione di una preparazione fisica ed atletica non è così semplice come pensavo, fortunatamente il Master Emilio Troiano è sempre stato molto schietto, preciso ed ardito nell’insegnare i giusti segreti per non omettere alcun particolare, seguendo una linea logica e ben schematizzata.
Dopo questa premessa, ritorniamo al tema dell’articolo.
L’atleta Rita Tana ed il suo Team di Arenzano sono sempre stati grandi agonisti e lo sono ancora tutt’oggi, ma ovviamente come ogni atleta agonista, si incappa in diversi infortuni, purtroppo non solo nelle fasi di combattimento delle discipline praticate, ma spesso anche durante la preparazione fisica quando non viene curata nel dettaglio.
Finché nell’Aprile del 2016 Rita decise di iniziare a provare il Metodo WTA insieme al sottoscritto, e da qui nacque la nostra collaborazione, Team WAZA Fossano ed Arenzano, dopodiché il responsabile del Team WAZA Savona, il Maestro Ercole Igor mi diede il compito come responsabile Preparatore Atletico di tutto il Team WAZA nelle varie sedi.
Un fattore che colpì molto Rita fu l’approccio iniziale alla vera Preparazione Atletica, perché dedicammo un’intera sessione allenante ad effettuare i primi vari Test Motori Funzionali.
Scelsi il sistema di allenamento a corpo libero Primitive Functional Movement® perché ai tempi non avevamo molta disponibilità di attrezzi, soprattutto di quelli specifici dell’allenamento funzionale, quindi la migliore opzione era il corpo libero, e vedendo la complessità dei gesti tecnici del settore, bastò non solamente per effettuare i vari Test, ma anche per tutte le prime sedute allenanti di preparazione fisica.
Al termine dei Test Rita rimase stupita ed allibita, perché evidenziarono subito i suoi limiti motori, che non si conoscevano prima di questo approccio all’allenamento fisico a corpo libero, e trovò nel Primitive Functional Movement® ed in generale nel Metodo WTA, il giusto compromesso allenante a livello fisico e di preparazione atletica per le discipline agonistiche che praticava.
Quindi da allora sono 6 anni che il Team WAZA Arenzano e tutti i suoi atleti si allenano col Metodo WTA, sia durante le lezioni tecniche marziali, sia in sessioni dedicate solamente alla preparazione atletica. Ovviamente agli atleti di punta come Rita, Giorgio, la piccola campionessa Lucia, Leonardo e Stefania li seguo io in prima persona con allenamenti individuali, proprio per dare i giusti input alle varie programmazioni, senza tralasciare la risoluzione di problematiche fisiche che purtroppo capitano a causa dei combattimenti e di infortuni molto comuni sui campi di gara in tutto il mondo.
Sport da Combattimento e Allenamento Funzionale WTA
Purtroppo ho potuto constatare in questi anni di attività nel settore, come molti tecnici tradizionalisti vedano la preparazione atletica come uno scoglio, perché bisogna dedicarsi a troppi fattori in maniera molto accurata, non solo riguardo il gesto tecnico per l’utilizzo dell’attrezzo specifico dell’allenamento funzionale, ma anche riguardo lo schema motorio e la pianificazione stessa del percorso fisico allenante.
Bisogna seguire la “piramide” di progressione fondamentale della Periodizzazione secondo il Metodo WTA: per poter essere veloci e resistenti, bisogna avere delle giuste basi di forza e stabilità, che richiedono la giusta dose di mobilità articolare e propriocettività, tutti punti fondamentali che purtroppo richiedono tempo e molta pratica.
Indi per cui molti tecnici ne fanno volentieri a meno, perché il settore tecnico marziale è già molto esteso e complicato come programma, quindi non vogliono farsi carico anche di un bagaglio tecnico, teorico e pratico, da dover far collimare in sinergia con la pratica sportiva, perché richiede tanta esperienza sul campo su se stessi e sugli altri.
Naturalmente si metabolizzano gli insegnamenti dei corsi di formazione, praticando e sbagliando, perché dagli errori, si corre velocemente ai ripari e si modifica o si cerca di interpretare meglio ciò che si è studiato per poter affinare meglio la propria percezione.
A questo punto ci si chiede: perché gli insegnanti tecnici di Arti Marziali non chiedono aiuto/collaborazione a tecnici specifici del settore fisico-atletico?
Perché la visione di un tecnico “tradizionalista” è quella di non lasciar riporre la fiducia di un proprio atleta in una figura esterna che non faccia parte del suo Team.
Questo perché è una regola di Squadra, sia di Arti Marziali che non vogliono che il proprio atleta si affidi ad un’altra figura da seguire oltre al Maestro responsabile ed idem negli Sport da Combattimento, dove vedono una figura esterna di intralcio, perché tanto non conosce i regolamenti agonistici e non avendo la pratica del combattimento, secondo loro non può approcciarsi ad una corretta preparazione, perché i movimenti e gli schemi motori non sembrano interfacciarsi bene con la disciplina praticata.
In breve l’unica opzione possibile è quella di trovare un volenteroso tecnico interno al Team che abbia voglia di intraprendere il percorso formativo nella WTA Academy, con metodologia e passione.
Posso assicurare che i risultati sono garantiti, e non si può incappare in errori, se non a volte in lacune che però vengono fortunatamente colmate dall’attenzione maniacale della Accademia WTA. Perché il punto di forza del Metodo WTA è quello di saper modificare il percorso allenante e di essere duttile per chi sa leggere lo schema logico.
A questo proposito posso confermare che sia i testi redatti dal Master Emilio Troiano, e sia gli esempi pratici eseguiti sul campo dallo stesso formatore, bastano per poter visionare ed intercalarsi meglio nella figura che va ad analizzare il praticante stesso preso in esame.
Di conseguenza la voglia di riuscire nell’intento crea la passione, ed entrambe in sinergia creano un punto forte di sostegno e danno sfogo alla creatività del tecnico, un altro punto molto invidiato del Metodo WTA, perché oltre ad essere duttile, lascia libero arbitrio alla figura che lo sa gestire, che conosce i principi e che vive dei benefici del sistema stesso, perché siamo noi stessi Tecnici WTA a volerci allenare col Metodo per trarne costantemente in prima persona i suoi benefici fisici.
La Preparazione Atletica effettuata e i risultati conseguiti
La partenza col 1° Mesociclo di lavoro, composto da 4 settimane di carico ed 1 di scarico, si è basata fondamentalmente sulla Mobilità Articolare del Primitive Functional Movement®, oltre ad un paio di Circuiti allenanti di base, per poter entrare nell’ottica del Metodo WTA, che sono serviti per resettare a livello di movimento biomeccanico, e conoscere i vantaggi dello stesso movimento a corpo libero coniugato con passaggi di Lotta.
Al termine del Mesociclo abbiamo affrontato nuovamente i Test di Valutazione per poter visionare i risultati, perciò abbiamo continuato per alcuni Mesocicli a lavorare sempre sulla mobilità con esercizi differenti, interfacciandoli maggiormente con esercizi condizionanti la resistenza e la forza, per poter migliorare alcune caratteristiche importanti a livello fisico, quindi lavorare sulle capacità condizionali e coordinative contemporaneamente.
I Mesocicli successivi ai primi due sono stati dedicati a riequilibrare quegli scompensi posturali e motori, nei quali Rita era incappata a causa dei vecchi allenamenti effettuati in sala pesi coi macchinari isotonici, ed ovviamente dalle discipline di lotta che pratica a livello agonistico, dove i suoi allenamenti giornalieri quotidiani l’avevano portata a vivere in funzione degli acciacchi e delle problematiche di postura, causate dal tanto carico allenante ed agonistico.
Ovviamente abbiamo impiegato un buon 6 Mesocicli per poter ristabilire il giusto equilibrio, questo dovuto all’importanza che dovevamo dare prima alle Gare, ma senza mettere da parte il benessere fisico di Rita.
Certo che se avessimo potuto resettarci da zero, senza dover pensare contemporaneamente agli incontri agonistici, saremmo stati molto più veloci e concreti, ma dobbiamo contare che Rita è tra le numero 1 del Ranking in Italia e tra le prime nel Mondo, quindi la priorità quando si è a questo livello è quella di primeggiare a tutti i costi, senza badare alle problematiche fisiche che purtroppo arrivano successivamente.
La difficoltà era di riuscire a sistemare gli acciacchi in tempo, ed avere la giusta preparazione fisica e tecnica per combattere, contando che Rita combatte 1 volta al mese ed in stagione anche 2, senza contare gli incontri di Sparring, le gare che deve partecipare d’obbligo e quelle che ci prefissiamo per salire di livello per il proprio Ranking individuale.
Quindi siamo riusciti a mantenere il ruolo di Rita nella Nazionale Italiana ed a combattere anche oltre oceano in altri continenti, portando a casa risultati di rilievo e molte volte la vittoria stessa.
Ora a distanza di 6 anni Rita anche se 40enne, si sente più in forma di prima, perché in questi anni siamo riusciti a resettare completamente il fisico ed a costruire delle basi di forza e resistenza che per lei erano impensabili da raggiungere, pensando alla sua ruotine quotidiana.
Possiamo dire che un’aiuto c’è l’ha dato il Covid, nella sua negatività, ci ha regalato molto tempo per poterci dedicare a neutralizzare del tutto i problemi muscolari e fisici, dando una spinta enorme alle capacità condizionali, ed ora può combattere anche nelle categorie superiori senza patire il peso e mantenendo velocità e resistenza.
Insomma inutile dire che è diventata una macchina da “guerra”, si potrebbe pensare che lo scriviamo tanto per dire, ma fortunatamente abbiamo il suo Palmares che parla per noi e prova tutto ciò che abbiamo detto.
Come la WTA mi ha cambiato negli anni, da appassionato di Arti Marziali a Professionista nel settore
Per questo motivo posso confermare che da appassionato di arti marziali e sport da combattimento, mi sono appassionato anche alla preparazione fisica grazie al Metodo WTA, tanto è che ho talmente visto un buon connubio tra questi due settori, che nel 2013 ho aperto un Centro di Allenamento Funzionale a Fossano, diventato Centro Ufficiale WTA dopo qualche anno, e nel 2017 ho aperto un altro Centro Polifunzionale Outdoor.
Mentre dopo il periodo COVID, e quindi 2 anni bui per noi dell’ambiente sportivo, ho modificato nuovamente la tipologia di lavoro all’interno del mio centro, dando più importanza al contatto umano ed alla persona, dedicandomi più come Centro Personal Polifunzionale di studio e ricerca sulla persona, quindi un lavoro più accurato e minuzioso che non bada alla massa, ma a poche persone che credono in ciò che promulgo da anni, e la qualità del lavoro si è innalzata vistosamente.
Tutto ciò per dire che ho fatto delle mie passioni, il mio lavoro principale e di conseguenza la mia vita gravita in funzione di questi principi appresi negli anni nella WTA Academy.
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